venerdì 26 giugno 2015

SUL PERCHE' VORREI ANDARE AL PRIDE 2015

Quest'anno vorrei proprio partecipare al Pride 2015 di Milano.

Sono diversi anni che mi piacerebbe dare un'occhiata a questa variopinta (carnevalesca direbbe qualcuno, aggettivo cui viene inspiegabilmente data una connotazione negativa) manifestazione, ma non sono mai riuscita a farlo. A dirla tutta, probabilmente non riuscirò nemmeno stavolta.

Credo che sarebbe opportuno che non solo le persone direttamente interessate al "problema" prendessero parte a una manifestazione del genere, perchè quando si parla di diritti, siamo tutti soltanto persone, senza ulteriori specifiche.

Io vorrei partecipare per due ordini di motivi.

Il primo motivo è ideologico: ritengo che sia giusto. Ritengo che sia giusto manifestare la propria solidarietà a persone che chiedono di avere taluni diritti che vengono negati senza reali motivi. Ritengo che sia giusto accrescere la cultura della tolleranza. Ritengo che sia giusto, al contrario, combattere la cultura della discriminazione e dell'estremismo in senso lato.

L'altro motivo è personale ed egoistico. Ho due figli. Due figli che si affacciano ora alla vita e che potrebbero, un domani, manifestare inclinazioni non necessariamente tradizionali. Come madre, auspico che per loro la vita sia la più semplice e in discesa possibile, ma chiaramente in questa Italia la vita per i "non tradizionali" tanto in discesa non è.  E anzi, visti i recenti rigurgiti di estremismo moral-teologico, mi pare che addirittura la salita che si prospetta diventi sempre più ardua.

Perciò penso che senz'altro anche - e magari soprattutto - le famiglie tradizionali, quelle etero, quelle coi figli concepiti alla vecchia maniera, dovrebbero far sentire la propria voce e dire che la società è fatta di Persone e che le persone hanno tutte gli stessi diritti nel momento stesso in cui vengono al mondo.



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